25 febbraio 2009

L'altra rotta


Chissà perchè, siamo convinti che vogliano venire tutti da noi. Ma non è vero: ci sono altre rotte ambite dai migranti che cercano una vita migliore. E' di ieri la notizia data da misna dell'ennesimo incidente nel Golfo di Aden, con sei migranti morti e undici dispersi, gettati in mare dagli scafisti. I sopravvissuti hanno raccontato all'UNHCR (l'agenzia Onu per i rifugiati) che sulla barca erano in 52, tutti provenienti dal Corno d'Africa, in particolare somali ed etiopi. Si tratta del terzo incidente mortale dall'inizio del 2009 - secondo l'UNHCR - su 168 imbarcazioni giunte nello Yemen. 47 morti e 24 dispersi, da gennaio. Forte l'aumento degli arrivi in Yemen rispetto ai due primi mesi dell'anno precedente. E forse non è un caso che proprio in questi giorni siano ripresi gli scontri a Mogadiscio, in maniera violenta come non si vedeva da un po'.
Ma anche per chi ce la fa e sopravvive alla traversata, il futuro non è roseo. lo Yemen e tutta la penisola arabica usa in abbondanza questa "manodopera a basso costo", spesso facendoli lavorare in condizioni di semi schiavitù. Nulla di nuovo sotto il sole. Che sia arabo o europeo.

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